domenica 18 marzo 2012

Come si cambia

In questi giorni varie cose mi hanno tenuta piuttosto lontana dal web: la mia bimba cammina da tutte le parti tenendosi ai mobili, per cui la devo seguire di più; la mia connessione è più o meno inesistente: la pennetta non funziona quasi mai e non riesco a caricare pagine, scrivere mail, post e commenti (oggi ha funzionato per poco e poi mi ha riabbandonato...tanto è vero che la prima stesura del post se ne è andata via con la connessione...); la primavera mi invita a stare fuori a godermi la luce ed il verde nascente; lavoro di battitura testi, faccende di casa e impegni universitari riempiono i buchi rimasti. Tuttavia questa settimana mi ha portato numerose riflessioni e tanti pensieri, a sprazzi, improvvisi, fluttuanti, per immagini, o per sensazioni, o per ricordi. Ho avuto modo di ripensare ad alcuni episodi della mia infanzia, ad altri momenti vissuti intensamente anche negli anni scorsi, a come sono cambiata, a come mi sono ritrovata, a come mi sono riscoperta. Sarà la primavera alle porte...
Ogni anno mi ritrovavo ad inizio primavera ad affrontare il medesimo problema o, meglio, stato d'animo: un profondo senso di inadeguatezza ed impreparazione al ritorno della primavera. Mi spiego: quando incominciavano ad intravedersi i segni del suo arrivo, con il verde e la luce che inondavano tutto, io mi sentivo felice e trepidante, ma quando mi ritrovavo improvvisamente immersa nel pieno dell'esplosione della primavera, venivo inondata da un profondo desiderio di rifugiarmi ancora nell'inverno, nella sua atmosfera di raccoglimento, nei suoi colori tenui e nella sua luce smorzata.
Quest'anno, invece, nonostante ancora non sia veramente arrivata la primavera, mi sento più preparata, più predisposta a lasciarmi permeare dalla sua luminosità, dai suoi colori brillanti, dalla sua vitalità.
Questi pensieri mi hanno portato a pensare a come sono cambiata da quando è nata la mia bambina e a come anche la mia visione del mondo e di me stessa è mutata. Un tempo non avrei mai fatto certi pensieri, perché mi sarei sentita patetica. Oggi, invece, ho cambiato opinione su varie cose. Mi sono inoltre resa conto che, se è vero che io le ho dato la vita, al tempo stesso mia figlia ha fatto a me dei doni. Regali che hanno trasformato il mio modo di vedere.
Questi sono, fra i tanti, i doni che la mia bambina mi ha regalato:
- la flessibilità
- l'indulgenza nei confronti degli altri e di me stessa
- un tocco di sana incoerenza
- la "lentezza"
- la capacità di non giudicare - o di pensare bene prima di giudicare - i comportamenti degli altri
- la consapevolezza che per essere felice mi bastano poche semplici cose
- una maggiore dose di ottimismo e di positività
- la possibilità di recuperare aspetti del mio carattere ed interessi profondi che avevo tralasciato
Da quando c'è la mia bambina, le mie priorità sono cambiate e alcune cose, cui un tempo attribuivo troppa importanza, sono state abbandonate per altre più autentiche e vere. Il mio modo di essere è divenuto più luminoso, più aperto e ricettivo.
Questa primavera nascente sarà per me la primavera della mia piccola, perché fra meno di un mese compirà il suo primo anno di vita. Sì, forse sono un po' patetica, ma una patetica felice.

Chiudo, ancora una volta, con un aforisma tratto da "Aforismi sulla radice degli ortaggi" (qui e qui), che racchiude il senso di alcuni dei doni di mia figlia:
"La terra lordata di escrementi è più fertile, un'acqua pura non sempre è ricca di pesci.
L'essere nobile, dunque, deve serbare in sé una qualche impurità anziché volersi distinguere per una purezza senza macchia."

6 commenti:

Laura ha detto...

Bentornata Tamara, ti stavo aspettando!!ti capisco benissimo le cose sono tante e dobbiamo dare delle priorità e i nostri pargoletti sono sicuramente al primo posto!!!Bellissimo questo post è proprio vero che le cose cambiano, le priorità sono diverse e i bimbi ci insegnano ogni giorno tantissime cose, noi stiamo imparando a guardare il mondo con gli occhi di Giorgia!!!
un abbraccio!!

Anonimo ha detto...

Anche i mieiocchi hanno cambiato modo di vedere le cose, l'orizzonte si è amplitato, i punti di vista moltiplicati.
Non è facile, però, almeno per me non lo è stato, ma alla fine le rinunce hanno trovato compensazioni fantastiche.
Sarà che anche io ho un figlio d'aprile, un figlio di primavera: questa stagione la aspetto a cuore aperto.
Bentornata
Grazia

maris ha detto...

Che bello questo tuo rientro dopo un pò di giorni di assenza!
E' bello per come lo hai scritto e per ciò che hai scritto.
In particolare posso dirti che condivido le tue riflessioni sui "doni" della maternità.
Che aggiungere? Buona primavera, carissima Tamara!!

Tamara ha detto...

Grazie di cuore a tutte e tre! E buona primavera!!

vitto e libri ha detto...

...molto bello uqello che hai scritto...si è vero si cambia,e dopo i figli ancora di più... un abbraccio!

Tamara ha detto...

Grazie per essere passata e un abbraccio anche a te!