Lunedì sono riuscita a fare la mia prima sortita volante da NaturaSì e mi sono imbattuta, accanto alla cassa, in una vaschetta di ovetti di cioccolata con sorpresa equosolidali. Mi è piaciuta subito l'idea. Mi sono immaginata con la mia bimba fra qualche anno, mentre lo scarta e trova una sorpresa diversa, fatta a mano, non le solite cosette di plastica degli ovetti Kinder eho pensato che nel frattempo potevo scartarlo io. Ne ho scelto uno e l'ho aperto solo alla sera. Il cioccolato era purtroppo vecchio e ricoperto di una triste patina biancastra. Ho aperto la sorpresa, quella piccola capsula semitrasparente. Dentro una piccola figuretta colorata. Ammetto di averla guardata con perplessità. Le altre sorprese raffigurate nell'espositore mi erano apparse migliori, ovviamente. L'ho presa in mano e poi ho letto il foglietto che l'accompagnava. Ecco cosa c'era scritto:
'C'è una leggenda in Guatemala: quando le persone di origine Maya hanno delle preoccupazioni, le raccontano alle "bamboline scomparipaura (la traduzione che hanno fatto lascia un po' a desiderare...) che vengono poi messe sotto il cuscino prima di dormire. Al momento del risveglio al mattino le "bamboline scomparipaura" hanno fatto fuggire ogni timore. Se hai qualche preoccupazione confidala alle "bamboline scomparipaura" e loro ti aiuteranno!'
Mio fratello avrebbe detto che era una celestinata (da La profezia di Celestino di James Redfield), una coincidenza che non è una coincidenza. Anche se non ha senso, sembra proprio che la bambolina sia perfetta per questo mio momento, in cui sono di nuovo piena di incertezza e di piccole stupide preoccupazioni. Adesso è sotto il mio cuscino. Magari sarà una cosa ridicola, ma mi piace pensare che questa bambolina venuta da lontano possa raccogliere i miei pensieri, cullarli, dissolverli, come solo le bambole sanno fare con i crucci dei bambini.
Cercando su internet, mi ha colpito scoprire che le Worry Dolls sono usate anche in alcuni centri medici che curano bambini malati o nelle scuole per i bambini che hanno problemi di apprendimento e di comportamento. Tutto questo, se penso al mio futuro come insegnante di sostegno, mi appare come un segno che è arrivato al momento giusto (ed uno spunto da usare nel mio lavoro).
La mia Worry Doll riposa sotto il mio cuscino...
PS: Cercando qualcosa a proposito delle Worry Dolls, ho trovato un libro per bambini molto interessante, che ho già messo nella mia lista dei desideri: A Kid's Guide to Latino History: More than 50 Activities di Valerie Petrillo, un testo che propone varie attività, giochi e lavoretti manuali da fare con materiali di recupero per conoscere la cultura e la storia dei paesi del Sud America. Qui il link a Google libri per vederne un estratto. Tra le attività rientra anche quella dedicata alla creazione, semplicissima, delle Worry Dolls.